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Esemplare che, a buon diritto, può essere definito la “quinta essenza” dello stile caucasico. Dai vistosi ed imponenti disegni geometrici, ai grandi contrasti dei colori accesi, contrassegnati anche da alcuni cambiamenti tonali di fondo (abrash), tutte peculiarità che lo rendono vera icona dello “stile Kazak”.
Come spesso capita quando si è difronte ad esemplari caucasici antichi come questo, riscontriamo la presenza di stili differenti che rendono non facile un’attribuzione precisa. Inoltre, l’esemplare qui pubblicato – a nostro parere realizzato in Daghestan – è un rarissimo esempio di tappeto caucasico annodato che riproduce, però, un tipico impianto Sumakh (tappeti piani a trama avvolta senza vello), come testimoniato dall’identico esemplare di Sumakh, quasi gemello, in un’asta di Sotheby’s a New York, del 14 dicembre 2006 – lotto 212: US D 12.000.
Il tappeto è caratterizzato da tre grandi medaglioni stellari ad otto punte, disposti centralmente in verticale. Il medaglione centrale, a differenza degli altri due color terra cotta, ha un luminoso color celeste. Al centro vi sono altrettanti medaglioni ottogonali, di chiara ispirazione turcomanna (guls), che racchiudono un motivo centrale a svastica, circondato dalla stilizzazione degli artigli dell’aquila disposti nelle direzioni dei venti. Da ciascuno dei tre medaglioni ottogonali si irradiano quattro rappresentazioni floreali stilizzate, tipiche dei Perepedil, alternate da altrettante figure a rombo uncinato – taluni studiosi li riconducono alla stilizzazione della tarantola – contenete un motivo cruciforme a punta di freccia color giallo ocra, ad indicare i quattro punti cardinali.
Da quattro delle otto punte dei medaglioni principali si irradiano sottili profili bianchi, arricchiti internamente da motivi policromi a punte di freccia sovrapposte, formando così un impianto che ricorda i Kazak a Stelle e che si ricollega alle quattro figure a rombo uncinato presenti all’interno dei quattro cantonali dei medaglioni principali. Il risultato d’insieme è uno straordinario effetto luminoso che spinge l’occhio dell’osservatore a concentrarsi più su questi motivi che non sull’intero tappeto.
Nei rari spazi liberi del campo centrale color indaco, troviamo motivi minuti che colmano il fondo, tra i quali: artigli d’aquila, recinti magici, losanghe a scacchiera o a nido d’ape, stelle a otto punte, minuscole svastiche, rosette e forme zoomorfe.
Il sistema di bordure è caratterizzato da una ricca alternanza cromatica. La bordura principale a losanghe policrome scalettate su fondo color verde salvia, affine al motivo del bordo turcomanno “dzudur“, è affiancata da due cornici secondarie: quella più interna, con il motivo a garofani, e quella esterna, più ampia, con un motivo a viticcio zigzagante, con piccole corone a calice alternate a rosette stilizzate.
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